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“PACE FISCALE”, LA RIAPERTURA DEI TERMINI.

“PACE FISCALE”, LA RIAPERTURA DEI TERMINI.

Rottamazione-ter e saldo e stralcio: emendamento al Decreto Crescita prevede riapertura dei termini.

“Riapertura dei termini per gli istituti agevolativi relativi ai carichi affidati agli agenti della riscossione” è questa la rubrica dell’emendamento al DL Crescita contenente l’annunciata riapertura della cd. Rottamazione-ter.
La riapertura rispetto alla scadenza del 30 aprile ‘19 prevede che il debitore entro il 31 luglio prossimo dichiari, con le modalità già previste per la rottamazione-ter, di voler aderire optando per il pagamento:
  1.  in unica soluzione, entro il 30 novembre 2019;
  2.  nel numero massimo di 17 rate consecutive, la prima delle quali, di importo pari al 20 per cento delle somme complessive dovute ai fini della definizione, entro il 30 novembre 2019 e le restanti, ciascuna di pari ammontare, scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020; in tal caso, gli interessi sono dovuti a decorrere dal 1° dicembre 2019.
Prevista inoltre la riapertura del saldo e stralcio,  tali debiti, stando all’emendamento, possono essere definiti versando le somme dovute in unica soluzione entro il 30 novembre 2019, ovvero nel numero massimo di 9 rate consecutive, la prima delle quali, di importo pari al 20 % scadente il 30 novembre 2019, e le restanti, ciascuna di pari ammontare, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2020 e 2021. In caso di pagamento rateale, sono dovuti a decorrere dal 1° dicembre 2019.
La “rottamazione-ter” – aperta a tutti i contribuenti con debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, inclusi quelli che avevano aderito alle precedenti “rottamazioni” senza poi effettuare i pagamenti dovuti – prevedeva la possibilità di pagare le somme dovute senza sanzioni e interessi di mora. Con il “saldo e stralcio” invece, si è data la possibilità alle persone fisiche in grave e comprovata difficoltà economica – ovvero con Isee del nucleo familiare sotto 20mila euro o coloro che rientrano nella cosiddetta legge sul sovraindebitamento – di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta (dal 16 al 35 per cento dell’importo dovuto già “scontato” delle sanzioni e degli interessi di mora).

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2019-06-18T21:33:49+00:00