Le spese per la casa è possibile portarle in detrazione con il modello 730/2018, sia per chi l’ha acquistata che per chi è in affitto. Parte delle spese per la casa da portare in detrazione sono già inserite nel modello 730 precompilato, disponibile online dal 16 aprile 2018. I limiti di detraibilità previsti:
• per chi ha comprato la prima casa, sarà possibile detrarre il 19% degli interessi pagati nel 2017 fino ad un massimo di 4.000 euro
• la detrazione degli interessi sul mutuo per la seconda casa è possibile solo per quelli stipulati prima del 1993 e si potrà scaricare il 19% fino a 2.065,83 euro;
• la detrazione degli interessi per i mutui contratti prima del 1997 per lavori di manutenzione, restauro e ristrutturazione, è ammessa entro il limite di 2.582,28 euro.
Chi ha ristrutturato casa, acquistato mobili ed elettrodomestici, sostenuto lavori per il risparmio energetico potrà portare in detrazione fiscale la spesa sostenuta nel 2017. Per chi ha sostenuto spese di ristrutturazione edilizia nel corso del 2017 è possibile portare in detrazione con il modello 730/2018 il 50% dell’importo speso, entro il limite di 96.000 euro. Chi ha acquistato mobili o elettrodomestici a seguito di lavori di ristrutturazione edilizia potrà scaricare il 50% della spesa entro il limite di 10.000 euro. Per le spese in merito alle prestazioni energetiche della propria abitazione, la detrazione Irpef è del 65% per un tetto di spesa fino ai 100.000 euro . Chi ha comprato una casa di classe energetica A o B potrà portare in detrazione il 50% dell’IVA pagata, invece per gli acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio 2018, non è stata prorogata.
Chi è in affitto, studenti o lavoratori, potrà scaricare il 19% del canone di locazione pagato nel 2017:
• per l’affitto di studenti universitari fuori sede si potrà portare in detrazione un massimo di 2.633 euro ed è pari al 19%; i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni che hanno affrontato spese di affitto per l’abitazione principale hanno la possibilità di portare in detrazione, per un massimo di 3 periodi d’imposta, il costo annuo massimo di 991,60 euro se titolari di reddito annuo non superiore ai 15.493,71 euro
• la spesa di affitti a canone concordato può essere portata in detrazione entro il limite di 495,80 euro e 247,90 euro annui per redditi rispettivamente non superiori a 15.493,71 euro e 30.987,41 euro
• affitto abitazione principale: la detrazione è per un importo massimo di 300 euro in caso di reddito non superiore ai 15.493,71 euro o di 150 euro nel caso di reddito non superiore ai 30.987,41 euro.